Teatro Civico.5 - Bhopal 2 Dic. 84

Warren Anderson era il presidente della Union Carbide, la multinazionale della chimica stelle e strisce dalla cui fabbrica indiana di Bhopal (in dismissione e ormai priva di sistemi di sicurezza) fuoriuscì una gigantesca nube di isocianato di metile, sostanza altamente tossica che provocò in una notte la morte di decine di migliaia di persone e che tuttora è causa di morti quotidiane e forme patologiche croniche e devastanti. Nel frattempo, magistrati testardi insistono perché Warren Anderson si presenti davanti a un tribunale indiano per rispondere alle accuse. O, almeno, a qualche domanda. Ma gli Stati Uniti d’America non collaborano. La giustizia americana non può processarlo perché il crimine non è avvenuto in territorio statunitense, né può consegnarlo ai colleghi indiani perché Warren Anderson è irreperibile (anche se tutti sanno che abita a Manhattan ed è anche stato riconosciuto e fotografato da un attivista di Green Peace) e nessuno sa come rintracciarlo.
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