Bentrovati ad una nuova puntata di Pane e Rosmarino, rubrica settimanale del blogzine , spazio virtuale dove potete trovare in qualunque momento ricette, consigli di viaggio e di benessere.
Stavolta vorrei parlarvi delle erbe selvatiche, una passione che per molti si riaccende proprio in primavera, per la facilità con cui è possibile trovarne in abbondanza.
Se i più appassionati spesso sentono parlare di malva, camomilla, borragine, bietole e cicorie, oggi vorrei indicarvi un’altra erba diffusissima in tutta Italia: il grespino.
Partiamo dall’inizio, però, per chi non è avvezzo. Un buon punto di partenza è andarle a raccogliere con qualcuno che le conosce e che possa insegnarci le loro caratteristiche, anche se la tecnologia è davvero di grande aiuto. Google Lens, ovvero la ricerca per immagini, oppure le tante App per riconoscere piante, fiori e alberi, possono essere alleate preziose.
Lontano dalle strade e dai campi trattati con prodotti chimici provate a cominciare a prendere confidenza e a fare ricerche sulle erbe che incontrate più di frequente.
Il grespino, mia madre lo chiama crespigno, ha tanti nomi in base alle diverse zone in cui cresce. Si mangia sia crudo che cotto, io lo inserisco sempre nelle erbe mischiate che sbollento insieme alle patate e servo su pane casereccio.
Conosciuto fin dall’antichità e utilizzato sempre per scopo alimentare, oggi raggiunge solo le tavole di chi lo conosce. Vista la somiglianza con la cicoria, anche di quest’erba si pensava facesse bene nel periodo dell’allattamento e venivano utilizzate le radici tostate come succedaneo del caffè.
Il grespino è perfetto nelle insalate miste a crudo, ma anche ripassato in padella dopo una veloce cottura in acqua bollente e accompagnato ad esempio dalle uova. Appare con delle foglie a più punte, ma non è spinoso.
Impiegato in erboristeria per le sue proprietà depurative, diuretiche, epatodetossicanti e soprattutto per la sua azione coleretica (che stimola la bile), oggi è del tutto trascurato.
C’è un patrimonio naturale da conoscere che può stimolarci anche di più al cammino all’aria aperta. Fa bene a tutti!
Non raccogliete erbe che non conoscete bene, ma appassionatevi e presto comincerete a distinguerle e ad utilizzarle nel migliore dei modi.
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