A chi giova la guerra? - Parole in libertà - Maurizio Blondet e Gilberto Trombetta

Le tensioni tra Russia e Ucraina non accennano a diminuire complice l’appoggio dell’Unione europea, dell’Inghilterra, del deep state Usa di cui Biden e la Nato sono le dirette emanazioni. Martedì scorso il presidente ucraino Zelensky nel corso di un’audizione in collegamento esterno con il parlamento italiano riunito in sessione plenaria ha “recitato“ la personale versione della guerra in atto con un discorso dai toni propagandistici più che politici. Ha provato a toccare le corde dei sentimenti citando i bambini morti a causa dei bombardamenti, i cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni, sorvolando sugli armamenti provenienti anche dall’Italia dati in mano a gente comune e a minorenni. Nessuna menzione delle frange neo-naziste attive sul territorio ucraino e sull’operatività del battaglione Azov, della brigata unicorno, quest’ultima composta da membri LGBT. Oltre al grave problema riguardante la sicurezza mondiale in caso di conflitto esteso, i
Back to Top