House of Cards // Dimissioni di Frank Underwood

“Ho accettato di comparire davanti a questa commissione oggi perché sono colpevole. Colpevole di aver trascorso questi ultimi trent’anni della mia vita qui, in questo Congresso, in questa Camera, prima come vicepresidente e ora come Presidente, cercando di lavorare per il bene del popolo. Adesso questa commissione mi accusa di un notevole numero di cose. Mi avete accusato di essere un corrotto e perciò io accuso voi esattamente della stessa cosa. E vi accuso anche di ricorrere alla politica solo quando ne traete un tornaconto. Siete tutti corrotti. Tutti voi servite qualche padrone. Ognuno di voi. Tutti. E sapete, come lo so io, che questo è un dato di fatto. Lei, per esempio, deputato Romero, la sua nobile crociata per annientarmi è per fare giustizia? Per il bene della nazione? È la verità quella che lei davvero persegue oppure semplicemente un vantaggio personale? Magari per provare a riempire quel piccolo buco dentro la sua anima che lei si vendette ormai tanto tempo fa. Questa è la mia dichiarazione d’apertura e la porterò fino in fondo Non ho ancora finito signore e signori. Voi mi accusate di infrangere le regole ma vi dico che io gioco sempre secondo le regole. Quelle stesse regole che voi e io, noi, abbiamo accettato. Quelle stesse regole che voi e io, noi, abbiamo scritto tutti insieme. Quindi sì, sono colpevole, è vero, ma lo siete anche tutti voi. Sì, il nostro sistema è corrotto ma voi volevate un guardiano del portone come me. E perché? perché sapevate che avrei fatto qualunque cosa sarebbe servita e voi vi siete tutti compiaciuti di far parte del gioco e di averne tratto beneficio.” Oh, non negatelo vi è piaciuto. Non avevate bisogno che io lottassi per qualcosa. Volevate solo che lottassi, che io fossi un uomo forte. Un uomo d’azione. Mio dio, siete maniaci dell’azione e degli slogan. Non importa quello che dico, non importa quello che faccio, purchè faccia qualcosa. Siete felici di far parte del gioco e francamente non posso darvi torto. Con tutta la stupidità e l’indecisione nelle nostre vite, perché non un uomo come me? Io non mi scuserò. Alla fine non mi interessa se voi mi amate o se mi odiate, l’importante è che io possa vincere. Il mazzo è mischiato. Tutte le regole sono truccate. Benvenuti alla morte dell’era della ragione. Non esiste il bene o il male. Non più ormai. Esiste solo essere dentro oppure essere fuori. “Quindi non intendo più far parte di questo. Non intendo fare da bersaglio per ognuno di voi ancora in futuro. Tutti voi avete usato me per fin troppo tempo quindi la festa è finita. Il viaggio è concluso. Rispetto troppo il mio incarico per permettere a tutto questo di andare avanti. Motivo per cui annuncio a questa commissione e alla nazione che alle ore di domani sera io rassegnerò le mie dimissioni da Presidente degli Stati Uniti. Sarò felice di rispondere a qualunque domanda che vorrete pormi.” Ma il mio intuito mi dice che la cosa non sarà affatto necessaria
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