La transizione ecologica di Biden puzza di petrolio

Joe Biden ci ha provato, ma gli hanno risposto picche. Il presidente degli Stati Uniti aveva chiesto ai principali paesi produttori di petrolio di iniziare a liberare riserve strategiche per far scendere il prezzo dell’oro nero, che nell’ultimo anno è aumentato di quasi il 30%. Dopo aver incassato il no dei suoi interlocutori, l’inquilino della Casa Bianca ha deciso di fare di testa sua e di mettere sul mercato 50 milioni di barili per dare un respiro all’economia statunitense. La mossa del presidente democratico è di portata storica per la sua unilateralità. La quantità di greggio che Biden intende mettere sul mercato è infatti un attacco frontale ai principali produttori di petrolio, che potrebbero anche rispondere abbassando la loro produzione. Biden sostiene di avere dalla sua parte non solo l’India, il Giappone e la Corea del Sud, ma anche la Cina. Il braccio di ferro di Washington sarebbe quindi con paesi come l’Arabia Saudita e, tanto per cambiare, la
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